Dal 29 ottobre al 30 novembre 2025, il Cimitero Monumentale di Bergamo ospiterà Contemporary Locus 17, un progetto artistico di rigenerazione urbana che, mediante installazioni site-specific, propone un dialogo tra la terra – custode del passato – e il cielo, metafora di un futuro ancora da scrivere.
Curata da Paola Tognon e organizzata dall’associazione Contemporary Locus, l’iniziativa, che prende il via in concomitanza con le giornate dedicate alla Commemorazione dei Santi e dei Defunti e prosegue per tutto il mese successivo, intende restituire a questo luogo la sua dimensione di “città nella città”, riconnettendolo alla comunità.
In un tempo sempre più frenetico, il progetto trasforma il Cimitero – progettato da Ernesto Pirovano tra il 1896 e il 1913 – da spazio del lutto individuale a luogo di riflessione condivisa, valorizzandone il patrimonio storico, architettonico e umano con il linguaggio contemporaneo.
Due installazioni monumentali, realizzate dagli artisti Antonello Ghezzi e Daniel González, visibili sia di giorno che di notte, animano la facciata e il piazzale d’ingresso: il progetto Contemporary Locus 17 vuole offrire alla cittadinanza l’occasione di avvicinarsi a uno spazio spesso percepito come distante, per restituirgli valore simbolico, condivisione e accessibilità.
L’obiettivo è ridefinire la percezione del Cimitero Monumentale: da spazio di fine a soglia simbolica, da luogo del lutto privato a scenario di emozioni e memorie condivise. Un invito a riconnettersi con la propria storia collettiva attraverso l’arte, in un’esperienza di comunità, ascolto e consapevolezza.

GLI ARTISTI e LE OPERE
 
Antonello Ghezzi – Shooting Stars
Nadia Antonello e Paolo Ghezzi presentano Shooting Stars, un’installazione luminosa che trasforma la facciata del Cimitero in un ponte visivo tra terra e cielo.
Una linea luminosa, visibile sia di giorno che di notte, evoca la scia delle stelle cadenti. In collaborazione con l’Istituto Italiano di Astrofisica e il radiotelescopio Croce del Nord, il sistema è collegato in tempo reale al cielo del bacino mediterraneo: ogni volta che una meteora viene rilevata (in media una al minuto), la barra luminosa si accende, creando un legame diretto tra evento astronomico ed esperienza umana.
Ogni persona che passerà dal Cimitero potrà così assistere a una stella cadente ed esprimere un desiderio.
Shooting Stars è un omaggio a Bergamo e alla sua storia, ma anche alle speranze e ai desideri che abitano ogni vita. Una metafora del ciclo della vita, che invita chi osserva, ricordare e desiderare.

Daniel González – Golden Gate
Con Golden Gate, Daniel González propone un’installazione monumentale ed effimera ispirata alle scenografie barocche, che trasforma la facciata del Cimitero in una soglia luminosa e riflettente tra il visibile e l’invisibile.
Frastagliate superfici color oro, realizzate cucendo e annodando il tessuto alla base delle coperte isotermiche in mylar, si estendono dai capitelli alle gradinate, occupando gli spazi tra le colonne dei dieci grandi porticati laterali al famedio centrale. Il materiale, usato per le emergenze, richiama simbolicamente cura e protezione, oltre a possedere primariamente la capacità di rifrangere la luce naturale e artificiale, generando riflessi cangianti che dialogano con la severa architettura del luogo.
Le superfici, mosse dal vento che scende dalle Prealpi Orobie, si presentano fluide, accoglienti e frontali a ogni visitatore. Cucite e annodate per mesi dall’artista con il supporto di un gruppo di giovani, si animano di bagliori di luce e sussurri che si aprono con delicatezza sulla facciata del Cimitero, trasformandone la percezione.

… Nella città dei vivi camminiamo ogni giorno lungo strade dedicate ai morti – una legge impone che la toponomastica onori solo persone scomparse da almeno dieci anni – ma le porte reali che ci connettono con la “città dei morti” sembrano chiudersi e il Cimitero, da spazio collettivo, sembra diventare spazio del lutto individuale.
Contemporary Locus 17 nasce dal desiderio di rispondere alle tematiche sensibili del passaggio e al rinnovato bisogno di cura e connessione, particolarmente sentito a Bergamo dopo gli avvenimenti legati al Covid. Il progetto vuole avviare un percorso di riattivazione del Cimitero Monumentale, restituendogli centralità nella vita della città.
In questo percorso, l’arte pone delle domande diventando strumento di relazione, memoria e partecipazione. Dichiara Paola Tognon

Il progetto Contemporary Locus 17 porta con sé una Comunità Aperta: numeroso gruppo di istituzioni, enti e persone che, sollecitati dal cimitero come luogo della comunità e della memoria, partecipano al progetto espositivo Contemporary Locus 17 – La città nella città – con una fitta serie di iniziative, eventi, mostre, ricerche, conferenze, convegni, azioni e spettacoli teatrali.

Compongono Comunità Aperta di Contemporary Locus 17: Accademia Carrara; GAMeC; Museo delle storie di Bergamo; Civico Museo Archeologico di Bergamo; Biblioteca Civica Angelo Mai; Politecnico delle Arti; Orto Botanico di Bergamo Lorenzo Rota; Museo Diocesano Adriano Bernareggi; ACLI – Molte Fedi sotto lo stesso cielo; Museo d’Arte Sacra San Martino di Alzano Lombardo; Terza Università; Ordine degli architetti, pianificatori, urbanisti e paesaggisti della Provincia di Bergamo; Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bergamo; Fondazione degli architetti della Provincia di Bergamo;  Fondazione Piero Cattaneo; Openarch; Lab 80 film; Immaginare Orlando; Associazione Oltrepassando ApS, Brescia; Fotografica Festival; ISREC Bergamo; Centro Culturale Protestante; The Blank – ArtDate; EPPEN; HG80; Forno al Fresco; Rete di quartiere – Borgo Palazzo alle Valli con Oltre i Limiti e La Terza Piuma – Giochi in Borgo; S. Antonio David’s Singers, Bergamo Baroque Ensemble, e inoltre: Giovanna Brambilla, Marcella Cattaneo, Asja Lazzari, Dario Franchi, Valentina Raimondo.

Gli Artisti di Contemporary Locus 17
Antonello Ghezzi, duo di artisti fondato nel 2009 da Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi (Bologna, 1980). La loro ricerca, incentrata sul desiderio e sulla speranza, prende forma in azioni e pratiche che si propongono con la stessa immediatezza delle favole: una porta che si apre solo se sorridi, bolle di sapone capaci di abbattere muri, cieli stellati del futuro, scale, nuvole e semafori blu che “invitano a ragionare con l’immaginazione. Nel 2022 il duo vince il Piano per l’Arte Contemporanea del Ministero della Cultura; nel 2023, il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia dedica loro la mostra Terra Cielo Iperuranio. Le opere e le installazioni di Antonello Ghezzi fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero, e – insieme alle loro performance – sono presentate in istituzioni come il MudaC di Carrara, il Museo Plaza Cielo Tierra di Córdoba (Argentina), gli Istituti Italiani di Cultura di Santiago del Cile e di Madrid, l’Ambasciata Italiana ad Atene, la WhiteSpaceBlackBox di Neuchâtel, la Kunsthall di Bergen, Beit a Beirut, Wayfarers a Brooklyn (New York), il Parlamento Europeo di Bruxelles. Tra le mostre più recenti La casa della Via Lattea, al Visual Art Forum di Ramallah, Palestrina.

Daniel González (Buenos Aires, 1963, vive e lavora tra New York e Verona). La sua ricerca si incentra sul rito della celebrazione evidenziando come, nel celebrare un evento, si crei un fenomeno complesso che sfida l’ordine sociale e la funzionalità produttiva. La sua pratica si declina in architetture effimere realizzate con materiali leggeri (come il Mylar per Golden Gate in Contemporary Locus 17, materiale utilizzato per le coperte del primo soccorso, metafora lucente di una presa in cura) che, ispirandosi alle scenografie barocche, trasformano temporaneamente gli spazi urbani in mondi pieni di energia e spazi di libertà dove le convenzioni esistenti collassano. Daniel Gonzalez crea nel 2007 Chili Moon Town Tour, città galleggiante a Città del Messico, e Homeless Rocket with Chandeliers, gru di 35 metri vestita di luci a Milano. Prosegue con Pop-Up Building a Rotterdam nel 2010 e Pop-Up Museo Disco Club presso Museo El Barrio a New York nel 2011. A Verona nel 2013 installa Romeo’s Balcony, speculare a quello di Giulietta, mentre con Paper Building nel 2016 ricopre l’ex fabbrica di cioccolato Cima Norma in Svizzera. Nel 2017 riceve la Pollock-Krasner Foundation Grant, nel 2018 realizza Mi Casa Tu Casa per Manifesta12 a Palermo e “#WhatsUpArgentina MiCasaTuCasa” al MAR Museo di Mar del Plata, e nel 2019 rappresenta Haiti alla XXII Triennale di Milano. Daniel González partecipa a mostre e progetti in importanti istituzioni e in numerose biennali e manifestazioni internazionali.

 
L’Associazione Contemporary Locus
Associazione onlus nata a Bergamo nel 2012 con l’obiettivo di restituire alla cura delle comunità luoghi e spazi dismessi, nascosti o dimenticati attraverso opere e progetti site-specific realizzati da artisti internazionali. L’associazione costruisce attraverso l’arte una geografia culturale che attraversa spazi di epoche diverse, trasformandoli in scenari di vita pubblica e produzione collettiva di cultura. Accanto ai progetti espositivi, Contemporary Locus realizza progetti speciali come residenze per artisti, percorsi di studio e ricerca, applicazioni digitali, produzioni e proiezioni video, talk, pubblicazioni e laboratori rivolti a persone di ogni età e abilità. Dal 2012 ha realizzato 16 progetti espositivi e 23 progetti speciali, coinvolgendo pubblici eterogenei per età, interessi e opportunità, con attenzione all’accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva. I processi di rigenerazione urbana a base culturale sono il focus di ogni pratica e azione dell’associazione Contemporary Locus che è sostenuta dal Comune di Bergamo grazie ad un’intesa culturale triennale.

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